Martedí 08 Ottobre 2024
 
 

GAMBLING

Gioco d'Azzardo Patologico

In collaborazione con
UOL - Medicina Legale
Laboratorio Tossicologia Forense
dronetplus.eu

Fattori di vulnerabilità e di resilienza



Non tutti gli individui che giocano d’azzardo sviluppano una forma patologica di dipendenza. Vi sono infatti differenze nella popolazione esposta al gioco che comportano l’esistenza di individui più vulnerabili rispetto ad altri a sviluppare dipendenza (cioè GAP), in virtù di una serie di fattori propri individuali, ambientali e di altri dipendenti dalle caratteristiche dei giochi.

gioco d'azzardo
Le condizioni di vulnerabilità all’addiction, e quindi lo sviluppo di una dipendenza patologica, sono sostenute da una combinazione di fattori in grado di produrre un alto potenziale additivo.  I fattori individuali annoverano alterazioni neuropsico-biologiche che, in sintesi, si possono identificare in alterazioni dei sistemi della gratificazione, con una contemporanea bassa efficacia del controllo prefrontale degli impulsi. Individui vulnerabili presentano alta frequenza di comportamenti di ricerca/specializzazione. Oltre a questo, è necessario però anche un contesto sociale favorente che spesso è caratterizzato da relazioni familiari problematiche, scarsa presenza di offerte attive di prevenzione, scarse regole e leggi di controllo e deterrenza. Anche la tolleranza e la promozione attiva del gioco d’azzardo nel contesto sociale, nonché l’uso di sostanze stupefacenti e l’abuso alcolico, sono fattori in grado di incrementare il potenziale additivo. La terza componente riguarda lo “stimolo” e le sue caratteristiche ed in particolare la facile disponibilità e accessibilità, l’alta frequenza d’uso, l’intensità, la capacità di creare un effetto gratificante e nel contempo un effetto inibente su ansia, pensieri ossessivi, depressione e noia (Bouju 2011, Potenza 2011). In particolare nella popolazione giovanile si sono dimostrati particolarmente a rischio i soggetti con temperamento novelty seeking, con un’evoluzione del gioco d’azzardo che da iniziale “gioco sociale e socializzante”, diventa “gioco individuale” e quindi “gioco isolato” nel momento in cui si sviluppa una dipendenza patologica.

gioco d'azzardo 2 Lo sviluppo di questo tipo di dipendenza presuppone dunque che ci sia uno stato di vulnerabilità preesistente al contatto con il gioco d’azzardo e, spesso, anche con le sostanze stupefacenti. Se questo contatto avviene inoltre in carenza di fattori protettivi (scarso attaccamento parentale, deficit del controllo famigliare, bassa presenza di sistemi sociali protettivi, ecc.) vi è la possibilità di attivazione di un percorso evolutivo e di meccanismi auto-generanti verso una vera e propria forma di addiction.

Gli indicatori di vulnerabilità allo sviluppo di addiction sono quindi diversi e fanno comprendere come non tutte le persone siano vulnerabili ad esso (Jacobs 1989). La successiva tabella riporta in sintesi una serie di fattori, ricavati dalla letteratura scientifica, in grado di condizionare lo stato di vulnerabilità (fattori di rischio) o di resilienza.


Tab. 1. I principali fattori condizionanti e le possibilità di espressione (fattori di rischio e di resilienza) del gioco d’azzardo problematico e del gioco d’azzardo patologico. Serpelloni, 2012.

Espressione come
fattore di rischio
Fattore condizionante il comportamento Espressione come fattore
di resilienza

FATTORI INDIVIDUALI
Giovane (% maggiore)
Anziano (% minore)
Età Adulto
Maschile Sesso Femminile
Alterato Sistema dopaminergico della gratificazione Normale
Novelty seeker Temperamento e carattere Harm avoidance
Deficit di attenzione e iperattività (disturbi comportamentali) Funzioni attentive e comportamenti Attenzione e comportamenti normali
Alta attitudine, bassa consapevolezza e bassa percezione del rischio Attitudine, consapevolezza percezione del rischio Bassa attitudine, alta consapevolezza e alta percezione del rischio
Scarsa capacità con impulsività e alta e precoce aggressività espressa Capacità di autocontrollo (efficacia della corteccia prefrontale) e livello di aggressività comportamentale Buona capacità con basso livello di impulsività e aggressività espressa
Bassa o onnipotenza Autostima Alta
Bassa e utilizzo di strategie legate alle emozioni Capacità e strategie di coping Alta e strategie legate agli obiettivi
Basse Capacità di comportamento adattivo Alte
Alta Estroversione   Moderata
Presenza di credenze irrazionali sulla fortuna e le proprie capacità di condizionare elementi di gioco dovuti al caso e assenza di consapevolezza della bassa probabilità di vincita Credenze e distorsioni cognitive sul GA Assenza di credenze irrazionali e presenza di consapevolezza della bassa probabilità di vincita
Timidezza eccessiva, bassa assertività Modalità relazionali e grado di assertività Estroversione, alta assertività
Assente o ridotta Social conformity Presente
Presenti Patologie psichiatriche Assenti
Presente (occasionale o abitudinario) e precoce Uso di sostanze stupefacenti Assente
Presente e precoce Abuso di alcol Assente
Presente e precoce Tabagismo ssente
Presente Uso di farmaci incentivanti il gioco d’azzardo Assente
Assente, insuccessi e non acquisizione di competenze scolastiche, uscita precoce dai circuiti scolastici Impegno e competenze scolastiche Presente con successo, acquisizione di competenze e permanenza nei circuiti scolastici
Bassa Capacità di gestire il proprio denaro Alta

FATTORI FAMIGLIARI
Presente Famigliarità per gioco d’azzardo patologico Assente
Deboli e negativi Legami famigliari di attaccamento Forti e positivi
Assente o discontinuo e incapace Controllo educativo genitoriale, supervisione genitoriale dei comportamenti dei figli e delle attività che conducono con i pari Presente, costante e capace
Assenti, incoerenti o non fatte rispettare Regole di condotta in famiglia Presenti, coerenti e fatte rispettare
Presente Uso di sostanze, abuso alcolico o farmaci non prescritti da parte dei genitori Assente
Tollerante, di approvazione anche implicita del gioco d’azzardo Atteggiamento dei genitori nei confronti del gioco d’azzardo Non tollerante, di stigmatizzazione delcomportamento del gioco d’azzardo

GRUPPO DEI PARI
Alta prevalenza di gioco d’azzardo, atteggiamento di accettazione e promozione del gioco d’azzardo Gioco d’azzardo nel gruppo dei pari Assenza o bassa prevalenza di gioco d’azzardo, atteggiamento di non accettazione e stigmatizzazione del gioco d’azzardo
Assenti e/o orientati a modelli negativi Atteggiamento del gruppo verso obiettivi di competenza sociale positiva Presenti e persistenti

FATTORI AMBIENTALI
Alta Disponibilità, accessibilità del gioco d’azzardo sul territorio Bassa
Povertà diffusa, alto grado di disoccupazione, basso livello di scolarizzazione, appartenenza a minoranze etniche Condizioni sociali Povertà ridotta, basso grado di disoccupazione, alto livello di scolarizzazione, appartenenza a maggioranza etnica
Presenza di organizzazioni criminali (es. Mafia, ecc.) e microcriminalità diffusa Condizioni di legalità sociale Legalità istituzionale presente e percepita, bassa microcriminalità
Assente o mal funzionante e non nota Rete dei servizi territoriali per famiglie e giovani Presente, nota, accessibile e ben organizzata
Tolleranti e normalizzanti l’uso indiscriminato Politiche e cultura sociale Anti GA, esplicite, fortemente regolamentate, controllate e permanenti
Presente, incentivata e tollerata Pubblicità sul gioco d’azzardo Assente e non tollerata
Presenti, con messaggi promozionali, accessibili e non controllate Agenzie “educative” virtuali non regolamentate (Internet, TV e altri media, mondo dello spettacolo, ecc.) Assenti o accessibili sotto controllo e regolamentate
Assente o poco attivo Controllo e repressione del gioco d’azzardo illegale Presente ed attivo


I livelli di vulnerabilità in questa tipologia di persone sono due. Il primo caratterizzato da un maggior rischio di primo contatto e di “prova/ricerca dello stimolo”. Il secondo caratterizzato da un maggior rischio di sviluppo e persistenza dell’addiction post-stimolo.


Fig. 8 - Livelli di vulnerabilità alla dipendenza da gioco d’azzardo. Serpelloni, 2012

fig 99



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