Sabato 21 Dicembre 2024
 
 

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Gioco d'Azzardo Patologico

In collaborazione con
UOL - Medicina Legale
Laboratorio Tossicologia Forense
dronetplus.eu

Rafforzamento e perseveranza nel gioco



perseveranza
Gli studi di neuroimaging hanno fornito un’altra importante informazione aggiuntiva, ovvero che le sfiorate vincite” rafforzano il desiderio di giocare d’azzardo attraverso un coinvolgimento anomalo del circuito della ricompensa, nonostante l’oggettiva mancanza del rinforzo monetario in tali prove (Clark 2009). La fMRI ha mostrato che le zone coinvolte in questi processi sono: il putamen ventrale, l’insula anteriore, il mesencefalo e la corteccia cingolata anteriore rostrale. Studi successivi (Billieux J et al., 2012) hanno anche evidenziato che nei giocatori d’azzardo le reazioni delle aree cerebrali coinvolte nell’apprendimento in corrispondenza di una vittoria o di una quasi-vincita alle slot machine sono pressoché uguali.

Ciò sta a significare che la quasi-vincita, produce nei giocatori d’azzardo patologico la medesima attività sul sistema di gratificazione che produce un’effettiva vincita. In questi casi, i giocatori riportano che poiché la quasi-vincita non è stata particolarmente gratificante, essi provano desiderio di continuare a giocare ancora. La figura successiva evidenzia che la quasi-vincita attiva l’insula che risulta significativamente coinvolta nel craving.


La perseveranza nella risposta e l’iporesponsività prefrontale

Nello studio con fMRI di De Ruiter e colleghi (2009), è stato dimostrato che i giocatori d’azzardo mostrano grave perseverazione comportamentale come risposta allo stimolo di gioco, associata a ridotta attivazione nella corteccia prefrontale ventrolaterale di destra in risposta sia alla perdita che al guadagno monetario. Il gioco d’azzardo patologico, dunque, è legato alla perseverazione comportamentale allo stimolo (compulsione) e alla diminuita sensibilità a ricompense e punizioni, come indicato dall’ipoattivazione della corteccia prefrontale ventro-laterale quando il denaro viene perso o guadagnato. Inoltre, l’integra capacità di pianificazione e la normale reattività frontostriatale dorsale indicano che questo deficit non è dovuto al ridotto funzionamento esecutivo.

Fig. 36 - Attivazione dell’insula nei casi di quasi-vincita e di vincita nel giocatori d’azzardo patologico. Billieux J et al., 2012.

fig 99

La perseveranza nella risposta e l’iporesponsività prefrontale ventrale alla perdita monetaria potrebbero essere marcatori per i comportamenti disadattivi osservati sia nelle dipendenze da sostanze sia in quelle comportamentali. Questi risultati sono in linea con quelle teorie sulla dipendenza che postulano che una diminuita trasmissione dopaminergica preceda lo sviluppo di comportamenti di dipendenza e che l’uso ripetuto di droghe, o il gioco d’azzardo patologico, si traduca in un’ulteriore riduzione della trasmissione di dopamina, associata ad una diminuzione della sensibilità agli stimoli gratificanti.


Aree di comportamento influenzate dalle disfunzioni cerebrali

Anche se non sempre coerenti, gli studi con fMRI sui giocatori patologici hanno evidenziato la presenza di disfunzioni in diverse aree cerebrali che possono influenzare tre distinte aree di comportamento (Conversano 2012):
  • le aspettative, che riflettono sia la previsione di ricompensa basata sulle probabilità osservate sia il rinforzo associato ad uno stimolo;
  • la compulsione, che implica l’applicazione ripetitiva di una strategia comportamentale nonostante la mancanza dell’associazione di ricompensa con lo stimolo;
  • il processo decisionale, che richiede il bilanciamento delle aspettative contro le ricompense stimolo-associate o le probabilità rinforzanti.

Pertanto, vari studi hanno mostrato la correlazione tra diverse aree e strutture cerebrali condizionanti il comportamento e l’espressione del gioco d’azzardo patologico.


Fig. 37 - Aree condizionanti il comportamento e l’espressione del gioco d’azzardo patologico.

fig 99



Bibliografia

  • Conversano C, Marazziti D, Carmassi C, Baldini S, Barnabei G, Dell’Osso L. Pathological gambling: a systematic review of biochemical, neuroimaging, and neuropsychological findings. Harv Rev Psychiatry. 2012 May-Jun;20(3):130-48.
  • De Ruiter MB, Veltman DJ, Goudriaan AE, Oosterlaan J, Sjoerds Z, van den Brink W. Response perseveration and ventral prefrontal sensitivity to reward and punishment in male problem gamblers and smokers. Neuropsychopharmacology. 2009 Mar;34(4):1027-38. Epub 2008 Oct 1.
  • Khazaal Y, Chatton A, Billieux J, Bizzini L, Monney G, Fresard E, Thorens G, Bondolfi G, El-Guebaly N, Zullino D, Khan R., Effects of expertise on football betting, Subst Abuse Treat Prev Policy. 2012 May 11;7(1):18.