Strutture e sistemi cerebrali
Per
comprendere correttamente il fenomeno del gioco d’azzardo patologico è
fondamentale affrontare e chiarire le basi neurofisiologiche di questa
malattia, capirne le cause e la patogenesi. Il comportamento compulsivo
rilevabile nel gioco d’azzardo patologico, quindi in uno stato di dipendenza, è
una malattia che ha basi neurofisiopatologiche ormai abbastanza ben definite,
che colpisce persone particolarmente vulnerabili, che presentano cioè fattori
di rischio individuali amplificati e slatentizzati da fattori socio-ambientali,
accompagnata da importanti modificazioni in sistemi cerebrali quali la
corteccia prefrontale (responsabile del controllo dei comportamenti volontari),
il nucleo accumbens - sistema della gratificazione, il sistema degli oppiodi
endogeni (implicato nella regolazione dell’ansia) e l’amigdala estesa
(importante drive dei comportamenti aggressivi e delle sensazioni legate alla
paura).
Fig. 13 - Sistema neuropsicologico: un bilanciamento tra l’attività del drive e del controller. Serpelloni, 2012.
I comportamenti compulsivi in generale, ed il gioco d’azzardo patologico in particolare, possono essere considerati conseguenza di una carente capacità di autoregolazione (Goudriaan 2004), che può essere causata da anomalie cerebrali di natura strutturale e/o funzionale, che coinvolgono principalmente la corteccia prefrontale ed i circuiti subcorticali che proiettano alla corteccia stessa (Jentsch 1999, Rogers 2001), aree queste molto rilevanti nell’esercizio delle funzioni esecutive (Goldstein 2002).
Fig. 13 - Sistema neuropsicologico: un bilanciamento tra l’attività del drive e del controller. Serpelloni, 2012.
I comportamenti compulsivi in generale, ed il gioco d’azzardo patologico in particolare, possono essere considerati conseguenza di una carente capacità di autoregolazione (Goudriaan 2004), che può essere causata da anomalie cerebrali di natura strutturale e/o funzionale, che coinvolgono principalmente la corteccia prefrontale ed i circuiti subcorticali che proiettano alla corteccia stessa (Jentsch 1999, Rogers 2001), aree queste molto rilevanti nell’esercizio delle funzioni esecutive (Goldstein 2002).
L’alterazione
delle capacità esecutive e dell’autoregolazione (o autocontrollo) possono
dipendere sia da fattori congeniti ereditari (Sher 1994, Wiers 1998), sia da
fattori esterni quali l’effetto dell’uso di droghe o di alcol sulle strutture
cerebrali. Vi
sono varie strutture e sistemi neurologici che vengono variamente implicate con
funzioni diverse nel gioco d’azzardo patologico. La corteccia prefrontale, in
particolare la corteccia prefrontale ventromediale (vmPFC) e la corteccia
orbitofrontale (OFC) ed il sistema serotoninergico svolgono una funzione di
controller delle reazioni agli impulsi di gioco e del controllo volontario dei
comportamenti. Il controller esercita la sua attività regolatoria ed inibitoria
soprattutto sul drive emotivo ed è sede delle funzioni di decision making
(problem analysis e problem solving) e delle funzioni di coping, molto
importanti nell’affrontare e risolvere i problemi.
L’amigdala, l’insula e il sistema noradrenergico svolgono una funzione di “drive” emozionale molto importante sia per quanto riguarda l’impulsività sia per l’istintività. Questi due macro-sistemi funzionali vengono influenzati dal sistema di reward (ricompensa) le cui strutture più importanti coinvolte sono il nucleo accumbens e l’area ventrotegmentale (sistemi dopaminergici). In tali processi sono implicati anche i sistemi degli endocannabinoidi, degli oppiodi endogeni e del gaba, che sono particolarmente importanti nella risposta allo stress e nella regolazione dell’ansia, della depressione, della noia, dell’aggressività e dell’euforia. Questo gruppo di sistemi viene anche definito in maniera semplicistica ma evocativa feel good systems e regolano l’effetto di ricompensa immediata e il “post effetto” di ricordo nel medio-termine.
Bibliografia
L’amigdala, l’insula e il sistema noradrenergico svolgono una funzione di “drive” emozionale molto importante sia per quanto riguarda l’impulsività sia per l’istintività. Questi due macro-sistemi funzionali vengono influenzati dal sistema di reward (ricompensa) le cui strutture più importanti coinvolte sono il nucleo accumbens e l’area ventrotegmentale (sistemi dopaminergici). In tali processi sono implicati anche i sistemi degli endocannabinoidi, degli oppiodi endogeni e del gaba, che sono particolarmente importanti nella risposta allo stress e nella regolazione dell’ansia, della depressione, della noia, dell’aggressività e dell’euforia. Questo gruppo di sistemi viene anche definito in maniera semplicistica ma evocativa feel good systems e regolano l’effetto di ricompensa immediata e il “post effetto” di ricordo nel medio-termine.
Bibliografia
- Goldstein RZ, Volkow ND (2002). Drug addiction and its underlying neurobiological basis: neuroimaging evidence for the involvement of the frontal cortex. Am J Psychiatry 159: 1642–1652.
- Goudriaan AE,Oosterlaan J,de Beurs E,Van den Brink W, Pathological gambling: a comprehensive review of biobehavioral findings, Neurosci Biobehav Rev. 2004 Apr;28(2):123-41.
- Jentsch JD, Taylor JR (1999) Impulsivity resulting from frontostriatal dysfunction in drug abuse: implications for the control of behavior by reward-related stimuli. Psychopharmacology