Il progetto Gioco d'Azzardo Patologico (GAP)
Titolo
Progetto
nazionale per l’attivazione di strategie e per lo studio e la preparazione di
linee di indirizzo tecnico-scientifiche, coordinate e finalizzate alla
prevenzione, alla cura e al trattamento del Gioco d’Azzardo Patologico e per il
dimensionamento ed il monitoraggio del fenomeno.
Collaborazioni previste
Ministero della Salute
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Amministrazione autonoma dei monopoli di stato
Associazione Nazionale Comuni Italiani
Coordinamento Nazionale Dipendenze
AIPCP – Associazione Italiana per la psicologia clinica e la psicoterapia ALEA –
Associazione per lo studio dei giochi d’azzardo e dei comportamenti a rischio
And – Azzardo e nuove dipendenze
Associazione Libera
Associazione Papa Giovanni XXIII
Caritas
Codacons
CONAGGA – Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’azzardo
EIHP - European Institute for Help Promotion
Giocatori anonimi
Gruppo Abele
SIIPAC - Società Italiana per l’intervento sulle patologie compulsive
Premesse
Il gioco d’azzardo, anche nel nostro Paese, ha assunto dimensioni rilevanti anche se non ancora ben definite e una forte spinta commerciale facilmente percepibile dalle innumerevoli pubblicità che, sempre più, sono presenti sui media. Il gioco d’azzardo porta con sé un rischio che, in particolari gruppi di persone ad alta vulnerabilità, può sfociare in una vera e propria dipendenza comportamentale (Gioco d’Azzardo Patologico - GAP). Questa condizione è riconosciuta come un disturbo compulsivo complesso e cioè una forma patologica che può comportare gravi disagi per la persona, derivanti dall’incontrollabilità del proprio comportamento di gioco, e contemporaneamente la possibilità di entrare in contatto con organizzazioni criminali del gioco illegale ma, anche e soprattutto, con quelle dell’usura. Infatti, da un punto di vista sociale i soggetti affetti da GAP presentano un elevato rischio di compromissione finanziaria personale che ha evidenti ripercussioni in ambito familiare e lavorativo, fino ad arrivare a gravi indebitamenti e alla richiesta di prestiti usuranti. Questo è uno degli aspetti che collega il gioco d’azzardo patologico alla criminalità organizzata che investe energie e capitali in questo settore.
Va ricordato che il gioco di per sé è fonte di legittimo piacere e quindi non può essere vietato o proibito tout court, anche perché facente parte della cultura popolare e delle società ma, necessariamente, nel momento in cui vi sono effetti negativi documentati sulla salute di alcune persone è necessario prendere in seria considerazione l’esigenza di introdurre forme di regolamentazione e di tutela della salute e dell’integrità sociale più stringenti, soprattutto alla luce della forte evoluzione che questi giochi stanno avendo sulla rete internet dove diventa estremamente difficile esercitare controlli e introdurre forme di prevenzione.
Va ricordato, inoltre, che molto spesso il GAP è associato all’uso di sostanze stupefacenti, abuso alcolico e presenza di patologie psichiatriche. Inoltre, colpisce particolarmente i giovani; gli adulti e gli anziani non ne sono esenti. Queste considerazioni, unite a quelle relative al corretto dimensionamento del fenomeno e alle osservazioni scientifiche che hanno messo in evidenza la presenza di livelli preoccupanti di ricadute patologiche, sia in ambito sanitario che sociale, rendono pertanto necessaria l’attivazione di strategie e linee d’azione coordinate, scientificamente orientate e finalizzate alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione e indirizzate, da un lato, alla filiera del gioco legale distribuita sul territorio nazionale, e dall’altro alle istituzioni socio-sanitarie cui competono le attività di cura e di recupero delle persone con diagnosi di gioco d’azzardo patologico.
Obiettivo
Il progetto intende rispondere alla necessità di valorizzare e promuovere le azioni di prevenzione dell’insorgenza del gioco d’azzardo problematico e patologico, alla difficoltà di organizzare forme strutturate e scientificamente orientate di cura, riabilitazione e valutazione dell’esito dei trattamenti nei sistemi sanitari e all’assenza di linee di ricerca nel campo delle neuroscienze delle dipendenze senza uso di sostanze e nel campo dell’informatica per lo sviluppo di possibili applicazioni a scopo preventivo e di contrasto. L’obiettivo, pertanto, è quello di fornire soluzioni sostenibili e realizzabili per fronteggiare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico affrontando il problema sotto diversi punti di vista e proponendo strategie e modelli di interventi per ognuna delle seguenti aree:
Epidemiologia
Rilevazione epidemiologica del gioco d’azzardo attraverso indagini nella popolazione generale e in quella studentesca utilizzando le indagini istituzionali già esistenti (GPS e SPS) e strutturazione di un flusso informativo nazionale (su base regionale) in grado di fornire stime realistiche e rappresentative rispetto ad alcuni indicatori chiave per il corretto monitoraggio e dimensionamento del fenomeno (soggetti a rischio, soggetti con GAP, pazienti in trattamento ed esito dei trattamenti) e monitoraggio del gioco d’azzardo online finalizzato anche ad individuare strategie di prevenzione e contrasto.
Prevenzione
Stesura e diffusione di linee di indirizzo scientificamente orientate in grado di fornire strategie per l’attivazione di azioni di prevenzione selettiva, per la diagnosi precoce dei fattori di rischio in giovane età e più in generale dei comportamenti di gioco problematici; format per l’attivazione di campagne informative rivolte in particolare ai giovani, genitori ed insegnanti ma anche ai target più a rischio di gioco d’azzardo patologico; definizione di possibili indirizzi per l’autoregolamentazione della pubblicità e metodologie per attivare azioni di prevenzione ambientale che possano rendere più difficoltoso l’accesso e la fruizione delle diverse forme di gioco d’azzardo da parte dei minori e dei soggetti vulnerabili.
Cura e trattamento
Stesura e diffusione di linee di indirizzo scientificamente orientate in cui vengano identificate anche le tipologie di prestazioni ammissibili e i requisiti da poter inserire nei LEA, modelli per il supporto alle famiglie e modelli di protocolli standard per il trattamento, la riabilitazione e, congiuntamente, la valutazione degli esiti dei trattamenti.
Ricerca
Attivazione di ricerche e collaborazioni scientifiche nel campo delle neuroscienze e delle terapie per comprendere meglio i meccanismi eziopatogenetici del gioco d’azzardo patologico e le migliori forme di intervento; attivazione di ricerche anche nel campo dell’informatica al fine di sviluppare device di controllo e warning da applicare sia ai giochi elettronici che a quelli online.
Metodi
Le attività progettuali verranno dirette e coordinate dal DPA in collaborazione con il Ministero della Salute, avvalendosi di un gruppo interdisciplinare di coordinamento tecnico-scientifico nazionale composto dalle amministrazioni centrali e locali competenti e coinvolte a vario titolo dal fenomeno del gioco d’azzardo e realizzate con il costante supporto delle Regioni e Province autonome facenti parte del Coordinamento Nazionale delle Dipendenze che avranno trasmesso la loro manifestazione di interessare a partecipare al progetto. Regioni e Province autonome svolgeranno un ruolo fondamentale nella fase di preparazione delle linee di indirizzo tecnico-scientifiche e nel coinvolgimento delle strutture pubbliche e private che già offrono assistenza a persone con diagnosi di gioco d’azzardo patologico che dovranno poi orientare le buone prassi e sostenere il flusso informativo con la trasmissione dei dati epidemiologici. Parteciperanno, quindi, in maniera attiva e condivisa mediante gruppi di lavoro specifici alla redazione sia delle linee di indirizzo per la prevenzione del gambling patologico che di quelle in ambito terapeutico riabilitativo, e alla definizione delle strategie, dei modelli e delle procedure che sottendono alle linee di indirizzo stesse che poi saranno diffuse su tutto il territorio nazionale.
La rilevazione epidemiologica del gioco d’azzardo verrà effettuata integrando specifici item ai questionari già predisposti ed utilizzati nell’ambito delle survey nella popolazione generale (GPS) e in quella studentesca (SPS) dall’Osservatorio Nazionale sulle Droghe istituito presso il Dipartimento Politiche Antidroga.
Le ricerche nel campo del neuroimaging e dell’Information and Comunication Tecnology verranno affidate a realtà istituzionalmente riconosciute e di comprovata esperienza nel loro settore specifico di competenza, capaci di fornire ampie garanzie in fatto di affidabilità e certezza di risultato, soprattutto per quanto riguarda gli studi di neuroimaging dell’addiction.
Risultati attesi
Con il progetto ci si propone di ottenere i seguenti risultati:
Collaborazioni previste
Ministero della Salute
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Amministrazione autonoma dei monopoli di stato
Associazione Nazionale Comuni Italiani
Coordinamento Nazionale Dipendenze
AIPCP – Associazione Italiana per la psicologia clinica e la psicoterapia ALEA –
Associazione per lo studio dei giochi d’azzardo e dei comportamenti a rischio
And – Azzardo e nuove dipendenze
Associazione Libera
Associazione Papa Giovanni XXIII
Caritas
Codacons
CONAGGA – Coordinamento Nazionale Gruppi per Giocatori d’azzardo
EIHP - European Institute for Help Promotion
Giocatori anonimi
Gruppo Abele
SIIPAC - Società Italiana per l’intervento sulle patologie compulsive
Premesse
Il gioco d’azzardo, anche nel nostro Paese, ha assunto dimensioni rilevanti anche se non ancora ben definite e una forte spinta commerciale facilmente percepibile dalle innumerevoli pubblicità che, sempre più, sono presenti sui media. Il gioco d’azzardo porta con sé un rischio che, in particolari gruppi di persone ad alta vulnerabilità, può sfociare in una vera e propria dipendenza comportamentale (Gioco d’Azzardo Patologico - GAP). Questa condizione è riconosciuta come un disturbo compulsivo complesso e cioè una forma patologica che può comportare gravi disagi per la persona, derivanti dall’incontrollabilità del proprio comportamento di gioco, e contemporaneamente la possibilità di entrare in contatto con organizzazioni criminali del gioco illegale ma, anche e soprattutto, con quelle dell’usura. Infatti, da un punto di vista sociale i soggetti affetti da GAP presentano un elevato rischio di compromissione finanziaria personale che ha evidenti ripercussioni in ambito familiare e lavorativo, fino ad arrivare a gravi indebitamenti e alla richiesta di prestiti usuranti. Questo è uno degli aspetti che collega il gioco d’azzardo patologico alla criminalità organizzata che investe energie e capitali in questo settore.
Va ricordato che il gioco di per sé è fonte di legittimo piacere e quindi non può essere vietato o proibito tout court, anche perché facente parte della cultura popolare e delle società ma, necessariamente, nel momento in cui vi sono effetti negativi documentati sulla salute di alcune persone è necessario prendere in seria considerazione l’esigenza di introdurre forme di regolamentazione e di tutela della salute e dell’integrità sociale più stringenti, soprattutto alla luce della forte evoluzione che questi giochi stanno avendo sulla rete internet dove diventa estremamente difficile esercitare controlli e introdurre forme di prevenzione.
Va ricordato, inoltre, che molto spesso il GAP è associato all’uso di sostanze stupefacenti, abuso alcolico e presenza di patologie psichiatriche. Inoltre, colpisce particolarmente i giovani; gli adulti e gli anziani non ne sono esenti. Queste considerazioni, unite a quelle relative al corretto dimensionamento del fenomeno e alle osservazioni scientifiche che hanno messo in evidenza la presenza di livelli preoccupanti di ricadute patologiche, sia in ambito sanitario che sociale, rendono pertanto necessaria l’attivazione di strategie e linee d’azione coordinate, scientificamente orientate e finalizzate alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione e indirizzate, da un lato, alla filiera del gioco legale distribuita sul territorio nazionale, e dall’altro alle istituzioni socio-sanitarie cui competono le attività di cura e di recupero delle persone con diagnosi di gioco d’azzardo patologico.
Obiettivo
Il progetto intende rispondere alla necessità di valorizzare e promuovere le azioni di prevenzione dell’insorgenza del gioco d’azzardo problematico e patologico, alla difficoltà di organizzare forme strutturate e scientificamente orientate di cura, riabilitazione e valutazione dell’esito dei trattamenti nei sistemi sanitari e all’assenza di linee di ricerca nel campo delle neuroscienze delle dipendenze senza uso di sostanze e nel campo dell’informatica per lo sviluppo di possibili applicazioni a scopo preventivo e di contrasto. L’obiettivo, pertanto, è quello di fornire soluzioni sostenibili e realizzabili per fronteggiare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico affrontando il problema sotto diversi punti di vista e proponendo strategie e modelli di interventi per ognuna delle seguenti aree:
Epidemiologia
Rilevazione epidemiologica del gioco d’azzardo attraverso indagini nella popolazione generale e in quella studentesca utilizzando le indagini istituzionali già esistenti (GPS e SPS) e strutturazione di un flusso informativo nazionale (su base regionale) in grado di fornire stime realistiche e rappresentative rispetto ad alcuni indicatori chiave per il corretto monitoraggio e dimensionamento del fenomeno (soggetti a rischio, soggetti con GAP, pazienti in trattamento ed esito dei trattamenti) e monitoraggio del gioco d’azzardo online finalizzato anche ad individuare strategie di prevenzione e contrasto.
Prevenzione
Stesura e diffusione di linee di indirizzo scientificamente orientate in grado di fornire strategie per l’attivazione di azioni di prevenzione selettiva, per la diagnosi precoce dei fattori di rischio in giovane età e più in generale dei comportamenti di gioco problematici; format per l’attivazione di campagne informative rivolte in particolare ai giovani, genitori ed insegnanti ma anche ai target più a rischio di gioco d’azzardo patologico; definizione di possibili indirizzi per l’autoregolamentazione della pubblicità e metodologie per attivare azioni di prevenzione ambientale che possano rendere più difficoltoso l’accesso e la fruizione delle diverse forme di gioco d’azzardo da parte dei minori e dei soggetti vulnerabili.
Cura e trattamento
Stesura e diffusione di linee di indirizzo scientificamente orientate in cui vengano identificate anche le tipologie di prestazioni ammissibili e i requisiti da poter inserire nei LEA, modelli per il supporto alle famiglie e modelli di protocolli standard per il trattamento, la riabilitazione e, congiuntamente, la valutazione degli esiti dei trattamenti.
Ricerca
Attivazione di ricerche e collaborazioni scientifiche nel campo delle neuroscienze e delle terapie per comprendere meglio i meccanismi eziopatogenetici del gioco d’azzardo patologico e le migliori forme di intervento; attivazione di ricerche anche nel campo dell’informatica al fine di sviluppare device di controllo e warning da applicare sia ai giochi elettronici che a quelli online.
Metodi
Le attività progettuali verranno dirette e coordinate dal DPA in collaborazione con il Ministero della Salute, avvalendosi di un gruppo interdisciplinare di coordinamento tecnico-scientifico nazionale composto dalle amministrazioni centrali e locali competenti e coinvolte a vario titolo dal fenomeno del gioco d’azzardo e realizzate con il costante supporto delle Regioni e Province autonome facenti parte del Coordinamento Nazionale delle Dipendenze che avranno trasmesso la loro manifestazione di interessare a partecipare al progetto. Regioni e Province autonome svolgeranno un ruolo fondamentale nella fase di preparazione delle linee di indirizzo tecnico-scientifiche e nel coinvolgimento delle strutture pubbliche e private che già offrono assistenza a persone con diagnosi di gioco d’azzardo patologico che dovranno poi orientare le buone prassi e sostenere il flusso informativo con la trasmissione dei dati epidemiologici. Parteciperanno, quindi, in maniera attiva e condivisa mediante gruppi di lavoro specifici alla redazione sia delle linee di indirizzo per la prevenzione del gambling patologico che di quelle in ambito terapeutico riabilitativo, e alla definizione delle strategie, dei modelli e delle procedure che sottendono alle linee di indirizzo stesse che poi saranno diffuse su tutto il territorio nazionale.
La rilevazione epidemiologica del gioco d’azzardo verrà effettuata integrando specifici item ai questionari già predisposti ed utilizzati nell’ambito delle survey nella popolazione generale (GPS) e in quella studentesca (SPS) dall’Osservatorio Nazionale sulle Droghe istituito presso il Dipartimento Politiche Antidroga.
Le ricerche nel campo del neuroimaging e dell’Information and Comunication Tecnology verranno affidate a realtà istituzionalmente riconosciute e di comprovata esperienza nel loro settore specifico di competenza, capaci di fornire ampie garanzie in fatto di affidabilità e certezza di risultato, soprattutto per quanto riguarda gli studi di neuroimaging dell’addiction.
Risultati attesi
Con il progetto ci si propone di ottenere i seguenti risultati:
- Maggiore conoscenza del fenomeno del gioco d’azzardo in Italia da un punto di vista epidemiologico, con particolare riferimento al gioco d’azzardo problematico e a quello patologico, a fronte degli attuali dati disponibili molto eterogenei, frammentari e deficitari;
- Individuazione di modelli e strategie per la prevenzione del gioco d’azzardo patologico, con particolare riferimento alla diagnosi precoce (early detection), alla prevenzione ambientale, ma anche del gioco d’azzardo online;
- Maggiore capacità del sistema dei servizi italiani di rispondere da una parte alle necessità di cura e trattamento presentate dalle persone affette da GAP e dall’altra di offrire sostegno alle famiglie delle persone con diagnosi di gioco d’azzardo patologico, anche con l’individuazione di requisiti e prestazioni da poter inserire nei LEA;
- Studio e definizione di possibili soluzioni per trovare una migliore regolamentazione dell’intero sistema dei giochi, compresi i giochi in internet, e di indicazioni per l’autoregolamentazione della pubblicità;
- Maggiore conoscenza delle funzioni di controllo prefrontale del cervello e dei comportamenti di gioco anche tramite apposite ricerche scientifiche e nel campo dell’Information and Communication Technology.
Allegato: Schede di rilevazione dei dati aggregate utilizzate nell’ambito del progetto GAP